lunedì 12 dicembre 2011

Storia e geografia del vento

Fin dall'antichità il vento ha avuto molteplici utilizzi da parte delle varie popolazioni.
Grazie all’avvento della vela, che sostituì i rematori e la forza umana, il commercio mondiale ha avuto sviluppi notevoli dal V secolo a.C. Tuttavia si ha testimonianza che l'utilizzo delle vele, risalga agli egizi già 4000 anni prima di Cristo, e fino alla fine del diciottesimo secolo fu l'unico mezzo di propulsione.
A terra il vento fu utilizzato per creare energia meccanica con lo scopo di far funzionare i mulini, per macinare grano o olive, ma anche per prosciugare terreni o attingere l'acqua dai bacini. Il primo mulino girevole fu costruito in Europa nel dodicesimo secolo e da allora si diffuse anche in Francia ed Italia. Questo tipo di mulino è caratterizzato dall'avere il rotore ad asse orizzontale, con quattro grandi pale che ruotano sempre perpendicolari al vento da qualunque direzione esso spiri. Dal tredicesimo secolo in poi i mulini a vento si diffusero ampiamente in Inghilterra, Germania, Olanda, Francia per quanto riguarda l'Europa e dal 1854 negli Stati Uniti. La vera svolta dell'utilizzazione industriale dell'energia del vento, si ebbe, tuttavia, negli anni Ottanta, con la costruzione in Danimarca del primo impianto con potenza pari a 0,05 Kw. Negli anni successivi si costruirono impianti eolici con una potenza sempre maggiore:
  • Anni 90 → Potenza media di 500 Kw.
  • Anni 2000 → Potenza media 1300 Kw.
  • Al giorno d'oggi esistono già impianti con potenza di 5000 Kw.

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