lunedì 12 dicembre 2011

Che cos'è il vento

Il vento è figlio della “radiazione”.
La radiazione è energia trasmessa da una fonte in forma di onde elettromagnetiche o di fotoni. Le fonti che generano radiazione e che interessano la formazione dei venti sono due:
  • Il Sole
  • La Terra

Il primo, grazie alla reazione termonucleare che si realizza nel suo corpo a causa di una temperatura estremamente elevata (intorno ai 2 milioni di gradi Kelvin), genera un’enorme quantità di calore che irraggia nello spazio: è la cosiddetta “radiazione cosmica” con una presenza massiccia di raggi ultravioletti, che attraversano indenni lo strato di ozono che circonda al suo interno la terra, dandole luce e calore.
Grazie ai raggi solari la terra si riscalda (e si raffredda), creando a sua volta una nuova sorta di radiazione detta “radiazione terrestre”. Questa radiazione viene assorbita a sua volta dagli strati inferiori dell’atmosfera e non si disperde nello spazio. La presenza nell’aria dell’atmosfera di vapore acqueo, oltre che di azoto e di ossigeno, a causa dell’energia terrestre, trasforma il suddetto vapore in un condensato, cioè nubi, che a loro volta restituiscono alla Terra una radiazione detta “radiazione celeste”.
E dal gioco combinato e alternato di queste radiazioni(cosmica, terrestre, celeste) che nasce il vento.
Quando diverse masse d’aria vengono a contatto, l’area dove la pressione è maggiore tende a trasferire aria dove la pressione e minore, dando luogo a un flusso verticale o orizzontale d’aria.
L’aria si espande perché si muove verso zone a pressione inferiore, ed espandendosi si raffredda; di contro l’aria fredda, che dall’alto si muove verso il basso per sostituirla, passando da zone a bassa pressione a zone ad alta pressione, si comprime e quindi si riscalda.
I venti sono inoltre distinti in:
  • Planetari → I venti planetari sono causati dalla differenza di irradiazione solare tra l’equatore e i poli.
  • Locali → I venti locali sono generati da due diversi meccanismi di riscaldamento differenziale, che riguarda l’uno la Terra e l’acqua e l’altro le superfici inclinate delle colline e delle montagne, da un lato, e le pianure dall’altro.

Nel primo caso la radiazione solare durante il giorno raggiunge la superfice terrestre e ne viene assorbita, provocandone un rapido riscaldamento. La radiazione solare, invece, che raggiunge la superfice dell’acqua, viene solo in parte assorbita dagli strati superficiali, mentre la restante parte viene trasmessa agli strati più profondi e parte di essa provoca l’evaporazione, ed è questo il motivo per cui vi è un minor riscaldamento della superfice liquida. Le masse d’aria, a contatto con la Terra, si riscaldano quindi più di quelle a contatto con l’acqua e si muovono verso l’alto sostituite da queste ultime (brezze marine). Durante la notte questo meccanismo si inverte (brezze di Terra), poiché la Terra si raffredda più rapidamente dell’acqua.
Nel secondo caso si ha sempre un diverso grado di riscaldamento, maggiore sui pendii di colline e montagne, rispetto a valli o pianure, a causa delle variazioni nella densità di variazione solare incidente.
Diffusamente gli impianti installati per generare energia dal vento utilizzano per ora i venti locali.

1 commento:

  1. In primis faccio i miei complimenti per i contenuti di questo blog che trovo davvero interessanti e costruttivi; e poi colgo l'occasione per condividere un articolo che personalmente ho trovato illuminante http://bit.ly/SaKNon ! Cosa ne pensate? Un caro saluto

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